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UNI 11814 | La Norma per l'Innovation Manager

Norma UNI 11814

A maggio 2021 è stata pubblicata la norma UNI 11814, che definisce i requisiti delle figure professionali che operano nell’ambito della gestione dell’innovazione, cioè il Manager dell’innovazione, lo Specialista dell’innovazione e il Tecnico dell’innovazione.

Ora questi professionisti potranno ottenere la certificazione accreditata in accordo alla norma UNI 11814.

In questo articolo tratteremo:

Di cosa tratta la norma UNI 11814:2021

La UNI 11814:2021, dal titolo “Attività professionali non regolamentate - Figure professionali operanti nell’ambito della gestione dell’innovazione - Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità”, ha sancito l’opportunità di avere un quadro di riferimento unico per la definizione delle professioni della gestione dell’innovazione (Innovation Management Professionals), pensate per radicare in azienda una nuova cultura dell’innovazione basata sulle migliori prassi (ISO), i cui requisiti sono stati definiti a partire dai compiti e attività specifiche e attraverso i criteri di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità associate all’attività professionale svolta.

In sostanza, nella norma vengono definiti i compiti da assolvere e le relative attività che ogni figura professionale deve saper svolgere e, per ciascuna figura e per i singoli compiti, le competenze che deve possedere.

In particolare, la UNI 11814 indentifica e definisce le seguenti figure professionali, che operano a tre diversi livelli organizzativi:

  • Tecnico dell’innovazione (Innovation Technician): Figura professionale operante nell’ambito della gestione dell’innovazione ad un livello operativo interfacciandosi prevalentemente con il livello manageriale intermedio (middle management) e con la supply chain interna dell'organizzazione.

    Esempi sono: analista, operatore, practioner.

  • Specialista dell’innovazione (Innovation Specialist): Figura professionale operante nell’ambito della gestione dell’innovazione ad un livello tattico-manageriale e che assume un ruolo pro-attivo nella progettazione e attuazione di un sistema di gestione dell'innovazione, interfacciandosi prevalentemente con il livello manageriale intermedio (middle management) e l'alta direzione, e con la supply chain esterna dell'organizzazione.

    Esempi sono: consulente, responsabile di sistemi di gestione.

  • Manager dell’innovazione (Innovation Manager): Figura professionale operante nell’ambito della gestione dell’innovazione ad un livello politico-strategico.

    Esempi sono: consulente senior, advisor, direttore dell’innovazione, leader dell’innovazione, temporary manager.

I professionisti possono certificarsi come Manager dell'innovazione, Specialista dell'innovazione o Tecnico dell'innovazione tramite gli Organismi di certificazione del Personale accreditati da ACCREDIA in accordo alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024 per lo specifico schema.

La certificazione accreditata secondo la norma italiana UNI 11814 permette al professionista di fare un ulteriore passo sul mercato, dal momento che si inserisce nel percorso di qualificazione delle professioni non organizzate ai sensi della Legge 04/2013, aprendo la strada a ulteriori sinergie in ambito innovazione.

Se vuoi certificarti come Manager dell'innovazione, Specialista dell'innovazione o Tecnico dell'innovazione ai sensi della Norma UNI 11814, grazie a UniProfessioni e Apave Italia CPM, visita la pagina dedicata per iscriverti alla prossima sessione d'esame.

La struttura della UNI 11814:2021

Andando ad analizzare la struttura della norma UNI 11814, essa si articola nelle seguenti sezioni:

  • Parte introduttiva, con i riferimenti al contesto legislativo e normativo, come il sistema EQF e QNQ e la famiglia delle norme ISO 56000;
  • Definizione del perimetro di operatività dei profili professionali, quindi compiti e attività per singolo profilo;
  • Per ogni profilo, vengono declinate le conoscenze, le abilità e gli ambiti di autonomia e responsabilità per ciascun compito definito precedentemente;
  • Quali sono i requisiti per accedere all’esame di certificazione, come è strutturato l’esame e cosa bisogna fare per mantenere e rinnovare il certificato;
  • Appendice informativa riguardante gli aspetti etici e deontologici;
  • Appendice informativa sulle tecnologie abilitanti correlate alla gestione dell’innovazione;
  • Appendice informativa e introduttiva al sistema HLS, che è alla base di tutte le nuove norme di sistema;
  • Appendice informativa e introduttiva per orientarsi nel contesto normativo afferente alla gestione dell'innovazione, sia a livello CEN sia a livello ISO;
  • Appendice informativa sulla correlazione tra gestione dell'innovazione, della qualità e della conoscenza;
  • Appendice informativa e introduttiva ai principi cardine dell’innovazione intesi come sistema di gestione;
  • Appendice informativa sulla correlazione tra innovazione e normazione;
  • Appendice informativa contenente considerazioni su complessità, incertezza e rischio;
  • Appendice informativa sulla relazione tra innovazione, sostenibilità, responsabilità sociale e integrità.

Le figure professionali del Manager, Specialista e Tecnico dell’innovazione

La norma descrive nel dettaglio i requisiti che il Manager, lo Specialista e il Tecnico dell’Innovazione devono possedere per definirsi tali.

La maggior parte dei compiti e relative conoscenze e abilità definiti per le tre figure riguarda i seguenti ambiti:

  • le norme ISO della serie 5600X sulla gestione dell’innovazione
  • il Risk Based Thinking contenuto nell’HLS
  • la gestione della conoscenza
  • la sostenibilità e responsabilità sociale
  • le tecnologie abilitanti il paradigma 4.0.

Nella formulazione dei compiti delle tre figure professionali, si parte dal presupposto che ogni figura di livello superiore integri, come caso particolare, la(e) precedente(i) di livello inferiore.

Dunque, le figure hanno compiti di base comuni e ogni figura di livello superiore presenta compiti aggiuntivi e distintivi rispetto ai corrispettivi dei livelli inferiori, oltre a compiti estesi, ossia compiti che coincidono con i corrispettivi dei livelli inferiori, ma vengono tipicamente espletati ad un più alto livello di autonomia e responsabilità, presentando alcuni elementi qualificanti e che, per essere espletati, richiedono necessariamente il possesso di conoscenze e abilità aggiuntive, ovvero “avanzate”.

A titolo di esempio, alcuni dei compiti dell’Innovation Manager sono:

  • gestione delle relazioni con le persone e funzioni pertinenti nell'ambito dell'organizzazione, con assunzione di un ruolo consultivo presso l'alta direzione;
  • raccolta, strutturazione, interpretazione e gestione di dati e informazioni e loro aggiornamento continuo;
  • assunzione di un ruolo di leadership nell'ambito dell'organizzazione e consultivo presso l'alta direzione, ai fini dell'adozione di un approccio basato sull'HLS nell'ambito del sistema di gestione dell'organizzazione;
  • assunzione di un ruolo di leadership nell'ambito dell'organizzazione e consultivo presso l'alta direzione, nell'intraprendere un percorso di innovazione, basato sull'IMS, secondo logiche di successo durevole, sostenibilità, responsabilità sociale e integrità;
  • assunzione di un ruolo di leadership nell'ambito dell'organizzazione e consultivo presso l'alta direzione, ai fini dell'integrazione dell'IMS (Innovation Management Systems) con il modello gestionale e di business dell'organizzazione;
  • assunzione di un ruolo di leadership nell'ambito dell'organizzazione e consultivo presso l'alta direzione, ai fini dell'applicazione dei principi di gestione dell'innovazione (IMPs - Innovation Management Principles) nell'ambito del sistema di gestione dell'organizzazione;
  • assunzione di un ruolo consultivo presso l'alta direzione ai fini dell’adozione della decisione strategica di dotarsi di un IMS;
  • supporto alle persone e funzioni pertinenti nell'ambito dell'organizzazione, compresa l'alta direzione, in termini di informazione, formazione e consulenza, in materia di gestione dell'innovazione.

Tecnologie abilitanti correlate alla gestione dell’innovazione

Per quanto riguarda la conoscenza in materia di tecnologie abilitanti correlate alla gestione dell'innovazione, sottolineiamo alcuni punti.

E’ evidente che le nuove tecnologie stanno cambiando la società in cui viviamo, generando sia grandi opportunità che enormi rischi; pertanto, sarà di fondamentale importanza comprendere come far fronte alla trasformazione digitale, come utilizzare correttamente le tecnologie abilitanti e, in particolare, come gestire attraverso di esse i processi dell'innovazione in tutti i settori e a tutti i livelli.

Per tale ragione, la norma indica, tra le conoscenze che le figure professionali devono possedere, quelle relative alle tecnologie abilitanti.

E, inoltre, contiene una specifica appendice (C) che ha lo scopo di offrire una panoramica delle principali tecnologie pertinenti alle attività e iniziative per l’innovazione. Tali tecnologie vengono suddivise in diversi gruppi, tra cui i principali sono:

  • Tecnologie abilitanti fondamentali (KETs - Key Enabling Technologies);
  • Tecnologie abilitanti digitali e cyber-fisiche;
  • Manifattura additiva (Additive Manufacturing);
  • Tecnologie relative alla connettività spinta.

L’appendice specifica che, alle figure operanti nella gestione dell’innovazione, non è richiesta una conoscenza specialistica di ognuna delle tecnologie abilitanti, ma piuttosto è richiesta la conoscenza delle potenzialità e dei vantaggi che il loro utilizzo può portare all’interno dell’azienda.

Ogni giorno è sempre più chiaro che bisogna approfittare del progresso della tecnologia per rinnovarsi, quindi, bisognerà tener conto dell’utilizzo delle tecnologie abilitanti nell’ambito delle iniziative per l’innovazione.

Come certificarsi Manager dell’innovazione, Specialista dell’innovazione o Tecnico dell’innovazione

I professionisti hanno la possibilità di ottenere una certificazione indipendente di terza parte che attesti il possesso dei requisiti di cui le figure individuate dalla norma - Innovation Manager, Innovation Specialist e Innovation Technician - devono disporre.

A poter rilasciare la certificazione accreditata secondo la UNI 11814 sono solo gli Organismi di certificazione del Personale accreditati da Accredia per lo specifico schema.

I requisiti minimi che, secondo la UNI 11814, il professionista deve possedere per poter accedere all'esame di certificazione sono:

  • Requisiti relativi all'apprendimento formale: evidenza del possesso del Titolo di Studio, almeno di scuola secondaria superiore (livello EQF 4). Nota: Per Innovation Specialist e Innovation Manager, si ritiene ragionevole il possesso di un Titolo di Studio di Laurea triennale (1° ciclo di studio universitario o diploma accademico di 1°liv. EQF 6) o superiore.
  • Requisiti relativi all'apprendimento non formale: evidenza del possesso di eventuali crediti formativi, maturati in contesti non formali, quali: corsi di formazione specifici, convegni, workshop, giornate di studio e specifici eventi di settore.
  • Requisiti relativi all'apprendimento informale: evidenza di aver svolto attività lavorativa(e) pertinente(i), per almeno 24 mesi, negli ultimi 4 anni, in contesti pubblici e/o privati, ascrivibili alla gestione dell’innovazione. Nota: Si ritiene che, nel caso in cui il candidato sia in possesso di titolo di studio pertinente, pari o superiore al livello EQF 6, tale evidenza possa essere ridotta ad almeno 12 mesi, negli ultimi 3 anni, sempre in contesti pubblici e/o privati, ascrivibili alla gestione dell’innovazione.

Di seguito vediamo qual è il processo di certificazione previsto dall'Organismo Apave Italia CPM.

Verifica requisiti di accesso

Verifica dei requisiti di accesso all'esame, in particolare del curriculum vitae e dell'evidenza dell'attività svolta per la specifica figura nell'ambito della gestione dell'innovazione.

Esame di certificazione

Prova scritta

La prova scritta comprende:

  • Prova scritta della durata di 80 minuti con un esame di 40 domande a risposta chiusa, con quattro risposte di cui una sola veritiera, che si intende superata con il 70% minimo di risposte esatte. Il superamento della prova scritta delle 40 domande è requisito necessario per sostenere la prova orale.
  • Prova scritta su un caso studio proposto. Non concorre al punteggio della prova scritta, ma sarà poi oggetto di approfondimento nella prova orale.

Prova orale

Prova orale della durata minima di 25 min. e massima di 40 min. che verte sulla discussione del caso studio svolto, sull’approfondimento di eventuali incertezze riscontrate nella prova scritta e delle conoscenze relative alla specifica figura.

Ottenimento del certificato

Superato l'esame di certificazione si ottiene il certificato e l'iscrizione nel relativo Registro dell’OdC.

Mantenimento

E’ previsto il mantenimento annuale per i due anni successivi con verifica dei requisiti e dei documenti previsti dall’OdC.

Rinnovo

Rinnovo al 3° anno con esame orale.

Quali benefici puoi ottenere con la certificazione per Innovation Manager secondo la UNI 11814

Per i professionisti della gestione dell’innovazione non vi è l’obbligo di ottenere la certificazione delle competenze, ma questa è sicuramente uno strumento qualificante per il riconoscimento sul mercato della professione svolta.

Alcuni benefici della certificazione accreditata delle figure professionali (certificazione delle persone) sono:

  • Garanzia preventiva e continua di professionalità;
  • Maggiore competitività sul mercato;
  • Evidenza di qualità dovuta al continuo aggiornamento;
  • Conferma della propria professionalità fornita da una terza parte;
  • Maggiori garanzie per gli utenti dei servizi professionali, siano essi consumatori o partner commerciali, aziende private e organizzazioni pubbliche.

Inoltre, i professionisti che ottengono la certificazione accreditata per Innovation Manager, Innovation Specialist, Innovation Technician vengono inseriti nella Banca Dati di Accredia delle Figure professionali certificate. Una fonte ufficiale in cui è possibile leggere e verificare informazioni quali: l’organismo che ha emesso il certificato, a chi è stato rilasciato e la sua validità.

Un'ulteriore opportunità è quella di poter indicare la certificazione al momento della registrazione del proprio CV sul portale inPa, il portale per il reclutamento del personale della PA rivolto a cittadini e Pubbliche Amministrazioni. È infatti prevista un'apposita sezione "Titoli di studio, abilitazioni professionali, attestazioni e certificazioni (legge 4/2013)" in cui poter specificare il possesso della certificazione su norma UNI.

Certificazioni norme UNI portale inPa

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